Monviso: Via Normale dal Rifugio Q. Sella - Valle Po
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quota partenza (m.):
2020 quota vetta (m.):
3841 dislivello complessivo (m.):
1820
difficoltà:
PD esposizione: S località
partenza: Pian del Re 2020 m (Piemonte)
punti appoggio: Rifugio Quintino Sella
(2640) - Biv. Andreotti (3225 m. utilizzzabile SOLO in caso di
EMERGENZA)
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nessun dato sulla copertura della rete
cellulare descrizione: 1°
giorno: Pian del Re (2020 m) - Rifugio Quintino SELLA (2640
m) Dal parcheggio di Pian del Re in direzione delle
imponenti sagome del Monviso e del Visolotto (sud) si punta
verso la sorgente del Po (individuata da una targa in marmo su
di un grosso masso). Da qui ha inizio una ripida mulattiera
che sale, con alcuni tornanti alla conca erbosa dove si adagia
il Lago Fiorenza (2113 m., 20 minuti). Lo sfondo è bellissimo,
si gusta costeggiando il lago a sinistra per un comodo ma
breve tratto in piano per poi ricominciare a salire un
colletto e poi superare un costone con una breve cengia
esposta. Il sentiero, ora un poco dissestato, sale ancora per
un breve colletto fino ad aprire completamente la visuale
sull'ampio vallone (Vallone del Rio dei Quarti ?) sul quale
domina severa la parete nord del Monviso e del Visolotto. In
fondo si raccoglie il piccolo Lago Chiaretto (2264 m) e tutto
intorno il paesaggio è dominato da una vasta pietraia che
scende dalle pendici del Monviso e invade tutto il vallone; si
tratta in gran parte della disastrosa frana del luglio del
1989, causata dal distacco di parte del ghiacciaio pensile
Coolidge. Il sentiero prosegue a destra aggirando il
vallone e mantenendo la quota sopra il lago per poi riprendere
a salire in diagonale sempre più ripidamente lungo la pietraia
in direzione delle pendici del Viso Mozzo (sulle carte e sulle
guide viene riportato ancora il percorso che scende fino al
Lago Chiaretto e poi risale molto ripido verso il Colle di
Viso, certamente meno comodo). Il sentiero si apre la strada
tra i massi e con brevi tornanti aggira il Viso Mozzo e
raggiunge, sulle sue pendici, il Colle di Viso (2650
m). Ancora un breve tratto in leggera discesa porta al
Rifugio Q.Sella (2640 m).
2° giorno: Rif. Q.Sella
(2640 m) - Monviso (3841 m) Per semplificare la descrizione
della salita occorre fissare quattro punti essenziali: Il
Passo delle Sagnette, il grande ometto del (ormai ex)
Ghiacciaio del Viso, Il Bivacco Andreotti e l'attacco della
via segnalata con marche di colore giallo. Al Passo delle
Sagnette si perviene in circa un'ora dal rifugio Q.Sella,
seguendo prima un buon sentiero (al bivio sotto al rifugio
prendere a destra) che conduce alla base del canalone
sottostante il Passo. Qui il sentiero si fa sempre più ripido
e in breve si trasforma in traccia (segni gialli); una buona
dose di funi e catene d'acciaio facilita la salita. Dal
Passo delle Sagnette (2991 m.) è visibile in lontananza il
grande ometto in pietre costruito sulla testata del Ghiacciaio
del Viso. Prendere in questa direzione, scendendo prima nel
Vallone delle Forcioline lungo una traccia di sentiero e poi
seguendo i numerosi ometti che indicano il percorso. Si
attraversa la conca che un tempo era occupata dal ghiacciaio,
puntando verso una parete rossastra, si volge quindi sulla
destra e si risale una rampa di blocchi accatastati, fino alla
costruzione metallica del Bivacco Andreotti (3225 m.,
utilizzabile solo in caso di emergenza). Più sopra si
giunge così alla base del minuscolo Ghiacciaio Sella, che si
rimonta fino ad incontrare una cengia che taglia la parete
della montagna con un andamento pressoché pianeggiante, e si
segue questa a sinistra fino ai piedi di una cascatella (è il
caso di indossare il casco per proteggersi soprattutto
dall'eventuale caduta di sassi); da questo punto seguire i
segni gialli che conducono alla vetta. Si piega a destra
per roccette e piccole cenge, poi si sale a sinistra per
gradoni, fino ad una spalla rocciosa. Proseguendo in direzione
nord-ovest, si arriva alla base di un camino alto 7-8 metri,
che si sale sul fondo. Si continua prima verticalmente, poi in
diagonale a sinistra, fino ad una cengia detritica che conduce
ad un buon punto di sosta (detta appunto "Sala da
pranzo"). Si sale ora lungo una cresta rocciosa, passando
nei pressi della guglia denominata "Duomo di Milano" (3500 m.,
circa); si superano rocce articolate e si giunge alla base di
una paretina rossastra. Si prosegue a destra lungo una
spaccatura, si supera una placca e, piegando a sinistra, si
guadagna un buon terrazzo. Il risalto successivo deve essere
salito lungo piccoli camini ("i Fornelli"); si tratta di un
passaggio obbligato di II+, che può diventare impegnativo in
caso di vetrato. Si raggiunge quindi una spalla della
cresta sud-est, dalla quale si individua il Rif. Sella. Si
prosegue passando sotto un caratteristico gendarme, detto
"Testa dell'Aquila", si attraversa un canalone (attenzione in
caso di neve) e si guadagna la Cresta Est. Si piega infine a
sinistra e, superati gli ultimi facili risalti della cresta,
si giunge in vetta.
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chi ci e' stato26/6/2005 - tomelini valutazione:
***** / ***** stelle siamo partiti presto (3,30 del
mattino) e, dopo l'acquazzone di sabato, ci siamo trovati
sotto un cielo stella con la luna ad illuminare il sentiero.
la temperatura era perfetta. abbiamo trovato un po' di neve ma
i ramponi li abbiamo usati solo sul ripido che sale dal
ghiacciaio sella. da lì in facili arrampicate fino in vetta
(con scarponi). ovviamente bisogna fare attenzione ai vari
passaggi esposti e al ripido soprattutto con neve. solo 8
persone (compresi noi) sono saliti in cima. alle 8,10 eravamo
in cima con il cielo sereno e il sole, un paesaggio a 360 fino
al bianco e al rosa. condizioni buone in discesa senza bisogno
della corda. una giornata perfetta per una grandissima
montagna. foto
disponibile: Il Monsiso dal Passo delle
Sagnette altre
gite dello stesso autore
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25/8/2004 - legolas81 - visualizzala
22/8/2004 - tteo72 - visualizzala
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